SENZA VOCE, DEDICATO A MARIA CALLAS
In occasione dei 100 anni dalla nascita di Maria Callas
Testo Annapaola Bardeloni.
Regia Annapaola Bardeloni e Antonio Tancredi.
Con Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta.
Elementi scenici Alice Piscitelli.
Musiche di G.Bizet, F. Battiato, V. Bellini, M. Davis, E. Karaindrou, G. Puccini, C. Rustichelli, G. Verdi. Una produzione Cattivi Maestri Teatro.
"Era così bella, bellissima.
Proprio bella no, sicuramente affascinante,
Ma è vero che Onassis la drogava per abusarla? Sì perché lei era frigida. Non era frigida era un'erotomane.
Comunque era problematica. Isterica, cattiva.
Poverina. Il prototipo della vittima .
Una strega.
Era bulimica. Ci credo, con quella madre... Poi si è fatta iniettare il verme solitario.
Ma anche magra non era mica tanto bella. Sicuramente affascinante.
Divina. LA Divina.”
SINOSSI BREVE
Quando si cerca una strada per raccontare la storia di un mito immancabilmente si inciampa nel pettegolezzo morboso.
Scavare, rompere, destrutturare il mito, renderlo più umano dell'umano sembra l'unico modo per poterlo avvicinare.
In questo spettacolo Maria Callas entrerà nell'orologio della sua vita, e attraverso un viaggio tra ricordi ed emozioni rincontrerà le persone che l'hanno conosciuta, portandoci all'origine della sua "divinità".
PRESENTAZIONE
I ricordi sono il filo del tempo che definisce la nostra persona. Sono le cose, le facce, i profumi, gli odori, i giorni, gli anni della nostra vita. E' seguendo questo filo che "Senza voce" ricostruisce l'aspetto divino di una cantante impressa nella nostra memoria non solo per la sua voce ma anche per il suo sorrico, i suoi movimenti, la sua presenza.
Lo spettatore scopre una Callas meno diva, più umana e divina, attraverso il ritratto che ne fanno le persone che l'hanno conosciuto, amata, venerata. Il suo vissuto nascosto diventa più importate dell'incanto della sua voce.
Scavare, rompere, destruttrare il mito, renderlo più umano dell'umano sembra l'unico modo per poterlo avvicinare.
Quando si cerca una strada per raccontare la storia di un mito come Maria Callas, immancabilmente si inciampa nel pettegolezzo morboso. Anche nelle biografie più titolate ci si trova quasi obbligatoriamente a spiare dal buco della serratura dentro le sue camere da letto, a guardare cosa metteva nel piatto, a indagare di quanta fragilità, quanta scaltrezza, quanta delusione, quanto orrore sono stati abitati i suoi giorni.
Il suo vissuto nascosto diventa più importate dell'incanto della sua voce.
Tutto e il contrario di tutto è stato scritto su questa donna controversa e piena di talento limpido.
Allora come portare in scena questa divina cercando di non cadere nella trappola fin troppo facile del chiacchiericcio? Scavando, rompendo, destrutturando il chiacciericcio stesso.
Maria Callas ha suscitato ammirazione sconfinata, ma ha anche procurato fastidio, rabbia e sconfinato amore.
SCHEDA TECNICA
SPAZIO SCENICO
Larghezza minima: 6 metri
Profondità minima: 5 metri
IMPIANTO LUCI STANDARD
Con 12 fari:
-6 luci bianchi (di cui 4 frontali e 2 taglio)
-2 luci ghiaccio (di taglio o a pioggia)
-2 luci ambra (di taglio o a pioggia)
Possibilità di fare memorie (abbiamo 9 scene)
Il disegno luci è comunque adattabile allo spazio
IMPIANTO AUDIO
Casse, mixer audio al quale collegare il PC
Se lo spazio lo richiede possiamo portare i nostri microfoni
Lo settacolo ha debuttato a luglio 2023 al Festival della sostenibilità di Villaspeciosa, Cagliari.
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Contatti:
349 2984973 (Francesca)
cattivimaestri@officinesolimano.it
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