Di e con Annapaola Bardeloni
Effetti sonori di Chiara Tessiore. Supporto tecnico Francesca Giacardi.

Giorgio ha 22 anni quando muore a Stramentizzo il 4 maggio 1945.
A guerra finita.
E' uno studente di medicina e nonostante la sua giovane età ha già tanta vita alle spalle; ma soprattutto ha progetti, sogni, ideali. Come tutti i ragazzi di ieri, di oggi e sicuramente di domani.
Quel 4 maggio la Liberazione è alle spalle, ma i nazisti sparano ancora.
Lo fanno anche a Stramentizzo e i sogni, i progetti e gli ideali di Giorgio muoiono con lui. Improvvisamente. Un attimo e tutto finisce.
A Stramentizzo Giorgio ci si trova quasi per caso. Deve andare a rifugiarsi in Svizzera, ma ad Ora cambia idea e decide di raggiungere il gruppo di partigiani che operano tra Cavalese e Predazzo.
E' con loro quel 4 maggio, quando, a guerra finita, cade in una delle imboscate delle SS che dopo la resa viaggiano con la bandiera bianca in vista, pronti però a sparare appena vengono fermati. Insieme a lui altre 31 persone. Quasi tutti ragazzi.
Una storia come tante quindi.
Solo una cosa la rende diversa: Giorgio ha la pelle nera.
Quando trovano il suo corpo parlano di una spia americana, poi di un ufficiale medico sud africano, poi ancora di un internato mulatto del lager di Bolzano.
Il Comitato di Liberazione nazionale conferma che Giorgio Marincola è cittadino italiano, cresciuto in Italia e studente all'Università di Roma.
Giorgio è nato in Somalia, da madre somala e padre italiano quando ancora i figli meticci della colonizzazione, una volta riconosciuti, acquisivano non solo il nome del padre, ma anche la cittadinanza.
La Storia è UNA. Un grande gioco di scatole cinesi dove ad ogni azione corrisponde sempre una reazione. Nulla accade isolato da quel che è accaduto prima, ed è sempre padre di quel che nascerà poi.
Questa è la storia di Giorgio, il partigiano con la pelle nera.
Questa è la storia del ragazzo Giorgio raccontata dalla sua balia.

"Ormai tutti a Cavalese ti conoscevano, ormai tutti ti volevano bene, e quando la bara passò in mezzo al popolo silente, mentre nell'aria risuonavano i lenti rintocchi, non un ciglio rimase asciutto. Mi sembrasti sussurrare ancora come il dì della liberazione – noi non moriremo mai".

aa



Dossier
aa Foto aa Video a Promo


Per visionare il video, richiedere password via e-mail.
Nel dossier sono presenti anche gli altri spettacoli di Annapaola Bardeloni.

Contatti:
349 2984973 (Francesca)
cattivimaestri@officinesolimano.it


'